Tramanda la tua storia

Piccoli gesti quotidiani, grandi avventure, emozioni…

Perché farsi scrivere la propria storia

Ѐ un’occasione per rivivere i propri ricordi, fare luce sul passato, celebrare un traguardo importante, osservare chi siamo stati per comprendere chi siamo oggi.

Raccontare la propria vita ci permette di trasmettere alle persone care i valori e i vissuti che hanno determinato la propria esistenza. Ѐ il modo per affermare chi siamo!

“La vita non è quella che si è vissuta,
ma quella che si ricorda e come
la si ricorda per raccontarla”

Gabriel Garcia Marquez

Dicono di noi…

Aurorae ascolta la tua storia con piena attenzione e forte empatia, riesce ad entrare perfettamente nel tuo trascorso senza mai dare giudizi inopportuni né preconcetti.

Riesci a raccontare con tranquillità tutte le tue situazioni di vita anche le più delicate e scottanti. In altre parole sembra di parlare e di confidarsi con un amico autentico e di vecchia data che ti mette a tuo agio e riesce a cogliere il tuo modo di essere.

In altre parole ti senti a casa. Il risultato finale che ne scaturisce è stato al di sopra delle aspettative.

Gabriella da Salerno

Libro esempio

Avevo una storia nel cassetto da un po’. Certo non era “La mia Africa” e io non sono Karen Blixer, tanto più che la mia storia non era una autobiografia vera e propria. Si trattava, infatti, perlopiù di una serie di ricordi di natura professionale che con il tempo avevano preso la forma di un racconto che, travalicava il caso individuale, assumevano quello di “sistema”. E questo ai miei occhi lo rendevano per certi aspetti più interessante.

Ma questa storia andava avanti a pezzi. E con il passare del tempo diventava faticoso portarla a termine anche perché talvolta ricordare si rivelava più difficile e doloroso di quanto immaginassi. Stava prevalendo il desiderio di rimuovere e abbandonare la partita. Ma buttare via il lavoro fin lì fatto mi sembrava un’idea stupida.

In quel momento sono venuta a conoscenza, con il passa-parola, di Aurorae. Li ho contattati. È stato da subito un rapportarsi semplice. L’ascolto del direttore è stato sempre molto attento sia alla storia in sé, sia alla necessità di completare un lavoro a tratti sospeso ma soprattutto bisognevole di una lettura complessiva, capace di individuare la coerenza del filo conduttore.

È stata così, fin da subito, una comunicazione facile ed anche sollecita. In poche settimane ci sono stati gli interventi giusti, non senza chiarimenti efficaci da entrambe le parti sia nel merito del contenuto, che nella forma.

La grafica, poi, è stata molto curata e le varie proposte sono state tutte vagliate con attenzione senza escludere idee anche alternative. Il risultato è stato, così, un libro la cui impostazione risulta da subito di aspetto gradevole, di agevole lettura e consultazione, con un tratto di inequivocabile sobrietà: tutte le caratteristiche che, fin dall’inizio, avevo immaginato fossero fondamentali per riconoscermi in quella storia e nella sua rappresentazione.

Ringrazio quindi Aurorae e tutti i suoi collaboratori per il buon lavoro svolto.

Franca G.

La lunga Marcia - il libro

Erano almeno vent’anni che mi ripromettevo di scrivere un libro della mia vita. Dei miei ricordi. Non per vana gloria, ma perché ho sempre ritenuto che noi siamo i ricordi che abbiamo. Una persona senza ricordi non è nessuno (pensate a coloro che perdono la memoria).

E questi ricordi li devi lasciare a qualcuno, per rammentargli da dove e da chi provieni. Sono un bagaglio culturale inestimabile. Anche perché non ho parlato solo di me, ma dei miei genitori e nonni, famigliari, parenti, affini e amici. C’è tutto l’albero genealogico!

Aurorae mi ha finalmente concesso questa possibilità che da solo probabilmente avrei lasciato svanire. Così ho raccolto i miei ricordi, rintracciando appunti che avevo lasciato qua e là, e facendone riaffiorare alla mente molti altri.

È stato un lavoro totalmente appagante, che mi ha fatto rivivere i sentimenti di tanti anni fa. Sono tornato bambino, poi ragazzo, poi uomo maturo, ed infine quello che sono ora: un felice pensionato con due figli e cinque nipoti. Che anche grazie alle mie memorie, forse si ricorderanno un po’ più di me e di chi mi ha preceduto.

Claudio Z.

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